Atterrata ieri la patch 3.3.2 con l'apertura della nuova ala, c'è stata l'occasione di affrontare il boss successivo, Valithria DreamWalker, un drago verde. Il fight utilizza una meccanica completamente nuova rispetto a quanto visto finora.
Il boss non deve essere ucciso, deve essere curato completamente.
Avete capito bene, il boss è vostro amico, è un grosso drago verde che dorme al centro dello stanzone. All'inizio dell'inc ha metà vita, gli healer dovranno curarlo mentre tank e dps si occuperanno di eliminare tutti i vari add che cercheranno di impedirvelo. I vari add avranno abilità disparate, pozze da cui spostarsi, esplosioni ad area e così via. Meccanica addizionale per gli healer è quella dei portali, che consentono di entrare periodicamente nell'emerald dream e prendere un buff essenziale (aumento delle cure e rigenerazione mana).
Da healer dovrei essere contento di un fight dove la vita del boss è nelle mani degli healer invece che dei dps. E invece questo combattimento mi ha lasciato abbastanza deluso.
Perché?
Perchè, almeno nel modo normale, è troppo facile. Nei fight convenzionali c'è un tuning davvero preciso del dps che si aspettano dai raid, per esempio dalla Queen con il livello di gear attuale basta che un dps sbagli qualcosa per raggiungere l'enrage. Mi sarei aspettato un tuning analogo con l'healing di questo fight. E invece anche con una esecuzione mediocre si vince.
Per quel che vale, mi aspetto che Sindragosa sia ben più difficile, per non parlare di Arthas.
Vedremo.
giovedì 4 febbraio 2010
La strano boss Valithria Dreamwalker
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